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Notizia 16/05/2020

Resoconto Diretta Whatsapp di Sabato mattina 16.05.2020, in attesa del nuovo DPCM


Raggiunto l'accordo tra Governo e Conferenza delle Regioni sul Documento unitario contenente le Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative
Il documento analizza le linee guida relative ad una serie di attività economiche, con prescrizioni che in parte confermano e in parte superano quelle realizzate dall'INAIL e dall'ISS (Istituto Superiore di Sanità) e circolate nei giorni scorsi

Le linee di indirizzo comuni per la riapertura in sicurezza presentate dalle Regioni riguardano:
- la ristorazione;
- le attività turistiche (balneazione);
- le strutture ricettive;
- i servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti);
- il commercio al dettaglio;
- le piscine e le palestre;
- gli uffici aperti al pubblico;
- la manutenzione del verde;
- musei, archivi e biblioteche.

I passaggi successivi dovrebbero essere ora rappresentati dalla pubblicazione di un Decreto Legge, dato già per approvato, che "delinea il quadro normativo nazionale all'interno del quale, dal 18 Maggio al 31 Luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali"

Dall'emanazione, nel fine settimana, del nuovo DPCM, che dovrà sostituire quello in vigore e in scadenza domani

Dall'emanazione di eventuali ordinanze dei presidenti delle Regioni che autorizzano all'interno del loro territorio l'apertura anche di altre attività, dal 18 Maggio oppure nelle settimane successive.

Ad ogni modo, le Linee guida verranno trasfuse o comunque allegate in uno dei provvedimenti governativi, ciò che conferirà loro il valore di prescrizione normativa
Si profila quindi il quadro in cui le attività economiche e produttive potranno riaprire secondo le linee guida regionali che assicurano il contenimento del contagio, in assenza delle quali varranno le linee guida nazionali.
Questo è quanto emerge dal Consiglio dei Ministri che ieri si è protratto per tutto il pomeriggio e si è concluso a notte inoltrata
Le attività economiche che non rispetteranno le linee guida e che non assicureranno adeguati livelli di protezione, rischiano la sospensione dell’esercizio da 5 a 30 giorni. Mentre le sanzioni per chi non rispetta le regole, su distanziamento e assembramento in particolare, vanno da 400 a 3.000 euro con aumento fino a un terzo se la violazione avvenga mediante l'utilizzo di un veicolo.

Ci aggiorniamo nel corso del fine settimana

Buon Sabato a tutti🤗





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